Appia e Grande Raccordo Anulare, un giorno di ordinaria follia a Roma

Ho la fortuna (ed oggi mi sono reso conto di quanto è grande questa fortuna) di lavorare a distanza di passeggiata da casa (se farsi 1km in ripida salita al ritorno, con borsa al seguito, si può considerare passeggiata, ma se non altro fa bene alla salute).

Oggi, per un concorso pubblico, mi sono messo in viaggio verso Tivoli, e per problemi alla macchina ho ponderato di fare due cambi con i mezzi pubblici, anche se all’ultimo momento ho trovato una macchina in prestito… non l’avessi mai presa!

Conoscevo già la situazione mattutina sull’Appia, che -per quanto mi riguarda- è particolarmente intasata nel tratto che scende da Albano Laziale verso Santa Maria delle Mole (e tutto grazie a tre giganteschi incroci regolati da semaforo che nessun santo in cielo decide di trasformare in rotatorie… come se l’Appia Bis servisse a risolvere qualcosa, oltre ai mutui per le ville e le Cajenne degli appaltatori), ma il raccordo proprio non me lo sarei aspettato così. Appena imboccato il GRA ho trovato un traffico relativamente pesante ma scorrevole, che si è improvvisamente impantanato all’altezza dell’Ikea ad Anagnina, “un impasse che si risolverà tra poco” ho subito pensato, peccato che il “tra poco” è diventato “tutto il raccordo”. Per arrivare da casa all’uscita su Via Tiburtina ho impiegato un’ora e un quarto, di cui gli ultimi dieci minuti trascorsi in fila nella corsia d’emergenza per uscire dal raccordo: una media di 28km/h dalla partenza; sulla Tiburtina il traffico a passo d’uomo è proseguito fino a poco oltre gli studi Mediaset della Titanus, dove c’è un incrocio, ed è ripreso solo a Villa Adriana poco prima di Tivoli.

Concludendo, “poco male”, ho speso del tempo, ma soprattutto tante energie vitali, in un singolo viaggio andato male, e l’incubo ormai è finito, ma mi spaventa pensare che ci siano così tante persone che OGNI GIORNO fanno quel tragitto in quelle condizioni (perché non credo che sia stata una enorme coincidenza che si siano messi in macchina tutti oggi, e che diamine). Per queste numerosissime persone scrivo una brevissima lettera aperta:

VOI SIETE TUTTI PAZZI FRACICHI!

Ma che ci stanno a fare i mezzi pubblici? Poi ci credo che la cronaca è piena di omicidi e aggressioni occasionali… tutta colpa dello stress da traffico.

Dovessi per puro caso ottenere quel posto, perché magari i raccomandati hanno tutti di meglio da fare, di sicuro mi alzerò la mattina alle 6 per arrivare alla stazione Termini e poi salire su treno per Tivoli da Tiburtina, perché col cavolo che ci torno in auto.

Qual è il vostro passatempo preferito sui mezzi pubblici? (per me, guardare telefilm sul cellulare)

O qual è la parolaccia che dite più spesso in mezzo al traffico? (censuratela al bisogno)

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